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Polimeri e Tecnopolimeri

Il polimero è una classe di materiali caratterizzata da un'alta plasticità e da prestazioni e versatilità modeste.
A partire dagli anni novanta è arrivata sul mercato una nuova classe di polimeri chiamata tecnopolimeri che sono in grado di sostituire egregiamente vetro, acciaio inox ed altri metalli.
I tecnopolimeri possono essere impiegati in una gamma più vasta di applicazioni permettendo così la realizzazione di pezzi innovativi ed economicamente competitivi. Il tecnopolimero è caratterizzato infatti da un'elevata resistenza termica, elettrica, chimica e all'usura, nonchè da caratteristiche fisiche e termiche paragonabili a quelle dei metalli.
I tecnopolimeri possono essere forniti in granuli e lastre ed ogni tipologia ha delle proprietà fisico/chimiche specifiche.
I principali tecnopolimeri sono:

- PPA Poliammide semi-aromatica.
Si tratta di un polimero con struttura semi-cristallina, ha una buona rigidità anche ad alte temperature, buona stabilità dimensionale e proprietà meccaniche, basso assorbimento di umidità e resistenza chimica.

- PPS Polifenilensolfuro. E' un polimero semi-cristallino utilizzato principalmente per lo stampaggio ad iniezione. E' caratterizzato da una buona rigidità ad alte temperature, temperatura di servizio in continuo elevata, proprietà autoestinguenti e buona resistenza chimica.

- PEEK Polietereterchetone. E' il tecnopolimero a più alte prestazioni grazie all'ottima resistenza termica e chimica. Ha inoltre buone proprietà tribologiche, dielettriche e meccaniche che sostituiscono i meteriali metallici nel settore automotive.

Esistono poi i cosiddetti polimeri "intelligenti" ovvero i polimeri a Memoria di Forma che si distinguono grazie alle loro caratteristiche peculiari che ne permettono l'uso in ambiti particolari.
Portandoli ad una determinata temperatura questi polimeri partendo da uno stato rigido sono in grado di raggiungere uno stato gommoso, e quindi modellabile, e di ritornare rigidi una volta raffreddati ripetendo questo processo anche migliaia di volte senza mai rompersi. Inoltre se avessimo il bisogno di ridare al polimero la forma iniziale basterà ridare calore e il polimero ricorderà la sua prima forma iniziale. Questo comportamento è sfruttato in diversi ambiti industriali come quello medicale (per le posate da disabili) e per i materiali compositi (per la realizzazione di mandrini 3D).